domenica 15 giugno 2008

Ancora qualche abitante del Museo...

In realtà sono tantissimi... ed è impossibile presentarveli tutti :) ... però sappiate che vi aspettano, anche non muniti di macchine fotografiche visto che alcuni sono molto timidi, al Museo di Storia Naturale di Via Guffanti, nella nostra fantastica Pavia!!


La vera mappa per arrivare al museo......
Visualizzazione ingrandita della mappa

sabato 14 giugno 2008

Nel frattempo... cosa succederà sulla terra ferma?

Una panoramica veloce degli abitanti del Museo... sono imbalsamati, è vero, ma li sono cosi bene che sembra possano prendere vita da un momento all'altro!!!!!!!
Se visiterete il Museo, potete anche vederli "dal vivo" e farvi fotografare insieme a loro poichè... la super resposabile vi aprirà le bacheche dove sono contenuti tutti... mi raccomando però, occhio che non vi scappino!



Visione dal... MARE!!!!

Un benvenuto un pò... salato!!!

giovedì 12 giugno 2008

Intanto, in Africa...

Come non ricordare l'esilarante GAG di Aldo Giovanni e Giacomo su due abitanti del nostro Museo, il leone e la gazzella?

Perchè in fondo non è importante chi sei quando ti svegli... ma... inizia a correre!!!!!

Avete mai incontrato dei pennuti cosi ?

E se un bel giorno, proprio sopra le vostre teste, vi capitasse una scena del genere ?? Le possibilità sono due: o vi spostate immediatamente oppure... scoppiate in una fragorosa risata!!!


Finding .... Nemo!!!!

Rimanendo in tema di mari ... non potevamo non riportare un breve ritaglio di ... "Alla ricerca di Nemo" ... una visione ... particolare e divertente del mare e dei suoi abitanti ... ripercorriamolo insieme!!!!


mercoledì 11 giugno 2008

Un pò di ... Lazzaro Spallanzani!


Nacque da Gian Nicola e da Lucia Zigliani; a quindici anni entrò nel collegio dei gesuiti di Reggio Emilia, dove seguì i corsi di Filosofia e di Retorica.

A Bologna compì gli studi di Diritto, ma abbandonò poco dopo tale facoltà per dedicarsi alla filosofia naturale. Esordì come scienziato con le Lettere due sopra un viaggio nell’Appennino Reggiano e al lago di Ventasso, riguardanti il problema dell’origine delle sorgenti. Nel 1757 insegnò Greco nel Seminario e Fisica e Matematica all’Università di Reggio. Nel 1761 iniziò a interessarsi della generazione spontanea, il principale problema allora discusso dai naturalisti, e, dopo quattro anni di ricerca, nel Saggio di Osservazioni Microscopiche sul Sistema della Generazione de’ Signori di Needham e Buffon (1765), riuscì a determinarne l’infondatezza. Questo lavoro lo fece conoscere in tutta Europa.

Nel 1762 prese gli ordini sacerdotali e nel 1763 si trasferì a Modena, dove insegnò Filosofia all’Università e Matematica e Greco presso il collegio di San Carlo. Nel 1768 si interessò della circolazione sanguigna e su questo argomento pubblicò Dell’azione del cuore nei vasi sanguigni.

Nel novembre del 1769 fu chiamato all' Università di Pavia, per insegnarvi Storia naturale e assunse la direzione del Museo dell’Università, di cui fu rettore nell’anno 1777 - 1778. Tra il 1777 e il 1780 approfondì il problema della riproduzione e fin dal 1777 ottenne la prima fecondazione artificiale, usando uova di rana e rospo. Raccolse i risultati dei propri esperimenti in Dissertazioni di fisica animale e vegetale. Si dedicò, inoltre, a ricerche inerenti la digestione e la respirazione. Le sue ricerche di fisologia gastroenterologica furono fondamentali nel dimostrare come il processo digestivo non consista solo nella semplice triturazione meccanica del cibo, ma anche in un processo di azione chimica a livello gastrico, necessario per permettere l'assorbimento dei nutrienti.

Sin dal 1771 era riuscito a creare un Museo di Storia Naturale, che nel corso degli anni acquistò una grande fama, anche internazionale, e fu visitato perfino dall'imperatore Giuseppe II d'Austria. Nel 1785, mentre era in un viaggio di studio a Costantinopoli e nei Balcani, fu accusato dal custode del Museo di Pavia (sobillato da alcuni colleghi) di aver rubato reperti del Museo: la vicenda si concluse dopo un anno con la dimostrazione della completa innocenza di Spallanzani e la condanna dei calunniatori. Morì nella notte tra l'11 e il 12 febbraio 1799 nella sua abitazione di Pavia. Oltre al Museo di Pavia, Spallanzani costituì nella sua casa di Scandiano una raccolta privata, che oggi si trova nei Musei Civici di Reggio Emilia.


Forse siete arrivati .. ma c'è ancora un sentiero da percorrere con coccodrilli e altre bestie feroci... state molto attenti!!!! non passateci con veicoli a rotelle...



come è difficile arrivarci sarà difficile una volta dentro anche trovare l'uscita tutto sembra ciò che in realtà non è...




per non avere ulteriori problemi non dovrete bere nè mangiare per tutto il giorno vista la distanza della toilet altrimenti... buona camminata!!!!!!!



appena vi troverete a questo incrocio... mmm ... mi sa che l'unica è fidarvi del vostro fiuto!!!!!!





penserete... mah! Non è possibile!! E' un complotto!!!! Non posso andare al museo, non posso fare il blog... non riuscirò mai a laurearmi..... ma vi rimane ancora una soluzione: chiamare qualcuno.... ops! Avete il telefono scarico? Allora vi serve un telefono pubblico........



... ma che potrebbe essere molto lontano.. questa è sfiga!

Come arrivare al Museo?


Potrebbe sembrarvi semplice arrivare in Via Guffanti ma.. a volte le indicazioni non sono cosi chiare.. il percorso potrebbe rivelarsi lungo e tortuoso.. riuscireste voi, esperti automobilisti, ad arrivare a destinazione?????????







Tra il caldo.. lo stress da esami .. forse potreste cominciare a confondere perfino la destra con la sinistra...










... tutte le strade cominceranno ad assomigliarsi .... da una parte e dall'altra tutto sarà uguale ... e il museo resterà sempre molto molto lontano.....

lunedì 9 giugno 2008

Presentiamo il Museo ...

Prima di mostrarvi le foto di tutti gli abitanti del Museo abbiamo deciso di presentarvi una piccola parte storica. Il Museo Pavese di Scienze Naturali venne fondato nel 1771 dal famoso Lazzaro Spallanzani, naturalista che per trent'anni profuse il suo talento di docente e di ricercatore presso la nostra Università di Pavia.

Le prime raccolte, inviate da Vienna a Pavia, trovarono una momentanea sede all'interno del Collegio Ghislieri (1771). Per il veloce accrescersi delle collezioni acquisite e raccolte da Spallanzani stesso durante i suoi viaggi, il Museo, che contava già due sezioni di Mineralogia e Zoologia, venne trasferito intorno al 1775 in alcune sale del Palazzo dell'Università Centrale dove i reperti vennero ordinati e classificati. Nel 1780 il Museo contava oltre 20.000 esemplari giunti a Pavia da ogni dove e destinati ad aumentare per l'incessante quantità di materiale a scopo didattico.

Nel XIX secolo il numero sempre crescente di reperti consenti la separazione delle collezioni che diedero cosi origine a tre musei autonomi: Anatomia Comparata , Geologia e Paleontologia e Zoologia. Cosi sotto la direzione di Pietro Pavesi, che fu anche sindaco della nostra città, il museo di Zoologia raggiunse il massimo splendore raccogliendo oltre 50.000 esemplari. Sono di questo periodo la famosa collezione di Issel di conchiglie terrestri e molti mammiferi tra cui un gorilla, un orango, due gibboni, lemuridi e un elefante africano.

Con il trasferimento degli Istituti di Anatomia Comparata (1903) e di Zoologia (1935) anche i Musei annessi trovarono una nuova collocazione a Palazzo Botta. Tra il 1956 e il 1961, le raccolte dei tre Musei furono trasportate presso il Castello Visconteo allo scopo di renderle ostensibili al pubblico sulla base di una convenzione tra Università, Comune e Provincia che prevedeva l'allestimento di un Museo Civico di Storia Naturale.

Purtroppo le collezioni rimasero abbandonate a se stesse per oltre trent'anni, fino alla costituzione del Centro Interdipartimentale di Servizi "Musei Universitari" (1989) che, con la collaborazione del Comune e della Provincia di Pavia, ha avviato dal 1995 il restauro delle collezioni, permettendo, negli ultimi tre anni, la fruibilità di alcuni reperti in tre mostre: "Immagini dell'Ornitologia nell'800 a Pavia" nel 1996, "Pesci di ieri e di oggi" nel 1997 e "Artigli e zanne: grandi e piccoli predatori" nel 1998, organizzate in occasione della settimana della cultura scientifica e tecnologica.